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‘Making Movies’ dei Dire Straits compie 40 anni! 5 curiosità su questo disco straordinario

Come vi abbiamo raccontato nel Coming Very Soon dello scorso mese, questo ottobre 2020 è pieno di compleanni straordinari. Oggi vogliamo celebrare un album indimenticabile che domani compie ben quarant’anni: stiamo parlando di Making Movies dei leggendari Dire Straits, uscito il 17 ottobre 1980. Si tratta del primo disco della band riuscito a raggiungere le vette delle classifiche mondiali. Un vero e proprio romanzo in musica capace di farci sentire parte delle vicende narrate nei brani, che sono caratterizzati da atmosfere romantiche e testi che suonano proprio come dei dialoghi. Una macchina del tempo che in poco più di trentasette minuti ci riporta all’alba degli anni ottanta, scivolando sugli inconfondibili accordi di Mark Knopfler.

Prendetevi del tempo per riascoltare questo frammento di storia del rock, noi intanto vi raccontiamo cinque curiosità.

  1. I produttori del disco sono il frontman della band Mark Knopfler e Jimmy Iovine. Knopfler era rimasto così colpito dal lavoro che Iovine aveva fatto con gli album Born to Run e Darkness on the Edge of Town di Bruce Springsteen che lo volle al suo fianco per Making Movies. Iovine ‘prese in prestito’ per il disco il pianista Roy Bittan, membro proprio della E Street band di Springsteen.
  2. Il singolo di maggior successo estratto dall’album è Romeo and Juliet, che con i suoi dialoghi coinvolgenti e iper realistici è da considerarsi, seppur con una trama modificata, quasi un primo adattamento cinematografico della tragedia Shakespeariana, a più di un decennio dell’uscita del primo vero adattamento per il grande schermo (quello firmato Luhrmann). Il brano vede un Romeo sofferente e innamorato di una Juliet che lo tratta, per dirla con le parole del brano, ‘solo come un altro dei suoi affari’. La vicenda è ispirata alla sofferta storia d’amore tra Knopfler e la cantante Holly Vincent: si vociferava che lei avesse usato Knopfler solo per acquisire notorietà.
  3. Secondo Nannini e Ronconi, autori di Le canzoni dei Dire Straits (Editori Riuniti, 2003) il brano Romeo and Juliet presenta molte delle caratteristiche tipiche delle ballad della letteratura inglese – è basato su un dialogo, ha una rigida struttura metrica fatta di strofe di quattro versi in rima baciata, prevede diverse assonanze a allitterazioni, ripetizioni e naturalmente un ritornello.
  4. Per un brano di questo disco, Les Boys, i Dire Straits furono accusati di omofobia. Il brano è la fotografia di un gruppo di omosessuali che frequentano i disco bar in Germania e si guadagnano da vivere sfruttando il loro corpo. Pur non riportando alcun commento esplicitamente omofobo, il brano ritrae gli omosessuali in maniera piuttosto stereotipata.
  5. Making Movies è un disco pieno di riferimenti, sia letterari (come quello a Shakespeare), che musicali (l’iconica intro di Tunnel of Love è un estratto da The Carousel Waltz di Rogers and Hammerstein), che cinematografici (la canzone citata dal Romeo di Knopfler è Somewhere tratta da West Side Story, film del 1961). Ma molti sono anche i riferimenti alla vita di Knopfler, come ad esempio la ‘città spagnola’ che l’innamorato di Tunnel of Love cita nella canzone: si tratterebbe di Spanish City, una fiera situata a Whitley Bay, dove Knopfler andava da bambino e dove sarebbe nata la sua intensa storia d’amore con il rock’n’roll, avendolo ascoltato proprio lì, per la prima volta, ad alto volume.


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